venerdì 18 gennaio 2008

Gli uccellini scappati, di Elis


C'è chi li chiama "scapati", ossia senza capo, c'è chi li qualifica "scappati" e, avendo gli uccellini preso il volo, si è dovuto sostituirli come meglio si è potuto... Per me sono scappati, senza alcun dubbio, e rapprensentano un piatto della mia infanzia, che la mamma preparava la domenica per essere sicura che tutti avremmo mangiato e ripulito accuratamente i nostri piatti senza lamentarci e fare storie! E' rimasto il mio preferito tra i secondi... e spero che possa piacere anche a voi! Ne esistono innumerevoli varianti, che si discostano di poco l'una dall'altra, ma che contraddistinguono i gusti delle varie famiglie...


Ingredienti (x 4 persone):
4 fettine di fesa di vitello
1 hg. di prosciutto crudo
1 hg. di pancetta tesa
salvia e rosmarino a volonta'
Procedimento:
Battere le fettine sino a renderle belle sottili. Tagliare ogni fettina in modo da formare 3 rettangoli. In ogni rettangolo stendere un po' di prosciutto crudo in modo da ricoprirlo tutto, arrotolare piu' stretto che si riesce, avvolgere tutto intorno una fettina di pancetta e chiudere con due stuzzicadenti, incrociandoli.
In un tegame scaldare olio e una noce di burro. Far rosolare gli uccellini scappati, quindi bagnare con vino bianco e far evaporare. A questo punto aggiungere un pochino d'acqua (poca, senza esagerare!), salvia rosmarino e, a piacere, un poco di sale o mezzo dado (la carne sara' gia' saporita da se', quindi non esagerare con questi ultimi).
Lasciar cuocere per una ventina di minuti, a pentola coperta, avendo cura di rigirare la carne di tanto in tanto. Quanto l'acqua sara' evaporata, lasciando un gustoso sughetto, servire in tavola e gustare, noi facciamo cosi', senza posate!

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